mercoledì, aprile 25, 2007
Rievocazione o Business ?
Credo che pochi di voi non abbiano mai sentito parlare dell'A-Team.
Quattro ex soldati sempre in caccia di avventure, e di guai.
Ebbene, questo telefilm ha fatto parte della mia crescita. Nulla di che, certo, ma la notizia che ho letto, mi ha fatta rabbrividire.
Sempre girando per la rete, il mio occhio vigile è caduto su questo titolo: "L' A-Team si riunisce per evocare Hannibal"
Per la cronaca, il colonnello John "Hannibal" Smith, altri non è che il defunto George Peppard.
Si, avete capito benissimo.
Sembra infatti che si stia pensando ad una specie di reality che riunisca, pare anche con grande fatica, i tre superstiti della nostra squadra.
Lo scopo, aiutati da una medium, rievocare lo scomparso attore George Peppard.
Ora, non so se la cosa avrà un seguito, ma domando: ma adesso per andare in tv le inventano davvero di tutte?
Devo ammettere di credere in certe cose, ma sicuramente tutto ciò che viene reso spettacolo non fa altro che gettare ridicolo su argomenti già di per se molto delicati.
Anch'io da ragazzina mi dilettavo a fare le famose sedute con il tabellone e la monetina. Tutti col dito sulle cento lire e via, il soldino si muove.
Inutile dire che tutte giuravamo di non averla spostata, ci piaceva credere che qualcosa fosse successo, o almeno, che avessimo davvero parlato con qualcuno che ci aveva detto chissà quale verità.
Ora sono certamente molto più scettica, ma quando si è giovani è bello potersi abbandonare a credenze misteriose ed esoteriche.
Non rammento bene con chi credevamo di parlare,ma ricordo una volta che venne fuori il nome di Grace Kelly!
Adesso ci rido, ma allora lo prendevamo molto sul serio. Non che la cosa in se staessa non sia importante e da prendere con le molle, ma permettetemi di scherzarci un po'.
Innanzitutto sarei curiosa di sapere con chi vorreste mettervi in contatto, se poteste, attraverso una seduta medianica.
Io personalmente, data la mia frivolezza, mi butterei su personaggi dello spettacolo.
Subito chiederei di parlare col mio tanto amato Eduardo Palomo, andrei oltre col wrestler Eddie Guerrero, e finirei con l'affascinantissimo Jim Morrison..ahh, metteteci anche Elvis Presley, mio mito da bambina.
Certo, sono tantini, dovrebbero fare la fila per parlare, ma sarei curiosa di fare tante domande ad ognuno di loro.
E voi?
Credete nella possibilità di parlare con chi non c'è più?
Guardo anche il telefilm "Medium". La sua protagonista, che pare sia ispirata dalla vera Allison DuBois, donna 33enne con poteri paranormali, riesce a mettersi in contatto con i defunti con una facilità estrema, ci convive quasi. Vederla fa riaprire il cuore, o almeno fa rassicurare sul fatto che i nostri cari scomparsi ci parlano e vogliono che li ascoltiamo. Poi, sempre girando per la "stramaledettissima" rete ci scopri articoli come questo che ti annienta anche la vera signora DuBois.
Ma io non mollo e voglio continuare a credere che qualcuno che non scrive libri, che non ispira telefilms, che non va a trasmissioni tv, riesca a contattare chi non c'è più. Mi fa piacere pensarlo.
Perciò, ditemi le vostre opinioni in merito. Sono più gli scettici oppure quelli che come me credono?
Intanto la monetina comincia a muoversi..










 
posted by Sara Sidle at mercoledì, aprile 25, 2007 | Permalink | 28 comments
venerdì, aprile 20, 2007
Notizi..one
Leggendo qua e là su Yahoo, mi sono imbattuta in una notizia curiosa e per nulla scontata.
Titolo: "Preti e pompieri i lavoratori più soddisfatti".
Ma va???
Voglio iniziare dai pompieri.
Lavoro bellissimo, come bello è questo vigilone del fuoco americano. La foto per la cronaca fa parte del "Firefighter calendar", insieme ad altre, che rappresentano, in maniera sexy, questi eroi dei nostri giorni.
Ragazzi nerboruti e mezzi nudi che rappresentano in maniera eccelsa la categoria dei pompieri.
Inutile manifestare la mia simpatia per la divisa del pompiere. Ma diciamocela tutta, questo ragazzone lo prenderei con la divisa e senza!
Un mestiere, il loro, affascinante, pericoloso, ma che può dare molte soddisfazioni, se fatto con la dovuta passione. Possibile, perciò, essere tra le prime posizioni nei lavori che procurano più soddisfazioni.
Quello che mi va al naso, è inserire in questa classifica i preti.
Innanzitutto, perchè definire quello del prete un lavoro?
(Ripeto ancora, prima di continuare, che i miei discorsi sono generalizzati, sicuramente non tutti sono così.)
Io credo, invece, che il lavoro, i preti, non sappiano neppure cos'è.
Vivono felici perchè si possono permettere di campare con vitto alloggio, auto, e perchè no sollazzo, senza un pensiero al mondo.
Non amo assolutamente la categoria e ne penso il peggio possibile, è per questo che definirli lavoratori felici mi fa quasi ridere. Felici si, ma non certo di lavorare.
Continuando nella scontatissima ricerca, scopriamo che nelle ultime posizioni, indovinate chi c'è?
Udite udite, i lavoratori più insoddisfatti sono gli edili, i camerieri e i domestici.
Notiziona eh?
Mi chiedo, già lavorare ed essere felici di ciò che si fa è difficile, ma ammettiamolo, non tutti i lavori sono uguali.
Pensiamo ad un muratore.
Una paga assolutamente non degna del lavoro svolto, sempre sotto il sole d'estate e al gelo d'inverno, una fatica continua. Cosa ci sarebbe in tutto ciò da essere felice?
Ed i camerieri?
Sempre agli ordini di questo e quello, anche loro, magari, sottopagati ed in più costretti a lavorare sempre nei giorni di festa.
Vogliamo finire coi domestici?
Contentissimi di essere sempre disponibili e servili verso principali che magari non stimano.
Tanto per concludere in bellezza, avvocati e medici, sono dopo il 12° posto.La mancanza di soddisfazioni e felicità nel fare il proprio lavoro pare sia dovuto alle grandi responsabilità e carico di stress a cui sono sottoposti.
Poverini..
Parliamoci chiaro.
Spero vivamente che in America, dove hanno svolto questa ricerca, non abbiano impiegato molte persone per scoprire questi segreti di Fatima, altrimenti sono più imbecilli di quanto credessi.
Detto tutto ciò,tanto per far due chiacchiere, e riviste le foto di quei bei pompieroni, ho deciso di andare ad appiccare un incendio qui in casa. Non si sa mai, magari salvandomi qualche eroe "spengifuoco" si innamorerà di me..
Errata corrige, posto la foto di una "pompiera"..vista la tipa, mi sa che mi lasciano bruciare come un ciocco!!













 
posted by Sara Sidle at venerdì, aprile 20, 2007 | Permalink | 23 comments
domenica, aprile 15, 2007
Pensa
Ascoltando la canzone di Fabrizio Moro "Pensa", mi sono chiesta quale è il mio livello di coraggio.
Non voglio parlare dell'affrontare la vita nel quotidiano, con i vari problemi lavorativi e affettivi. Su questo piano sono fiera di me, è forse l'unico lato nel quale mi piaccio.
La mia domanda era, più che altro, per capire se, di fronte a un effettivo pericolo o minaccia, avrei il coraggio di reagire.
Nella canzone si tocca il grave problema della mafia, dell'omertà, la paura di una ribellione giusta.
Pensa, prima di sparare, pensa.
Nella mia adolescenza, mi sono sempre posta, nei confronti delle persone del sud, sottomesse a regole non dettate dalla giustizia, in maniera piuttosto superficiale. Mi riusciva facile additare certi atteggiamenti di sottomissione come vigliaccheria, voglia di non voler cambiare le cose.
Ascolto le parole della canzone, e mi chiedo: avrei il coraggio di sfidare un sistema così radicato ed affidarmi alle istituzioni, alle forze dell'ordine?
Riuscirei ad abbattere quel muro di omertà che ho sempre denigrato?
Voglio essere sincera. Se abitassi in una paese del sud, come ne sentiamo tanti, in mano a clan, padrini e quant'altro, credo sarei terrorizzata. Guardo la trasmissione "Chi l'ha visto" e sempre più spesso ci racconta di ragazzi spariti nel nulla solo per aver corteggiato la ragazza sbagliata, per non essere nel posto giusto..
E se vedessi un delitto, parlerei?
Se vi capita, guardate il film "Il fuggiasco", con Daniele Liotti. Una storia vera. Un ragazzo si ritrova di fronte ad un cadavere. Fornisce la sua deposizione ma la polizia, non trovando altro colpevole, gli addossa l'omicidio. Questo pover'uomo è costretto a fuggire per anni, nascondendosi. Tutto per aver testimoniato solo quello che aveva visto.
Avrei il coraggio di imbarcarmi in un viaggio che non so dove mi porterebbe?
Voi, ve lo siete mai chiesto?
Ma senza fare i coraggiosi perchè magari sapete che è difficile che vi succeda.
Beh, a volte ci penso, e non so darmi una risposta, perchè spesso la paura e la vigliaccheria non mi permettono di rispondere a questo mio pensiero.
Cosa ci ha portato a cambiare così radicalmente il nostro modo di pensare? La mancanza di fiducia nelle istituzioni? Per quel che mi riguarda, si.
Ma poi continuo ad ascoltare "Pensa" ed allora mi sento piccina piccina.
Ora non esiste più solo il sud. La paura esiste ovunque, ci attanaglia. Come fare per rompere queste catene?
Ho voluto parlarne per onestà nei miei confronti e di quelli che hanno rischiato, ed hanno perso.

"Ci sono stati uomini che sono morti giovani
Ma consapevoli che le loro idee
Sarebbero rimaste nei secoli come parole iperbole
Intatte e reali come piccoli miracoli
Idee di uguaglianza idee di educazione
Contro ogni uomo che eserciti oppressione
Contro ogni suo simile contro chi è più debole
Contro chi sotterra la coscienza nel cemento"

Pensa.
 
posted by Sara Sidle at domenica, aprile 15, 2007 | Permalink | 20 comments
mercoledì, aprile 11, 2007
Lo Zingarelli? Roba vecchia !
E anche la Pasqua è passata!
Non dico tranquillamente perchè qui a Montecatini col fatto delle gite, non c'è vita facile, ma la cosa più rilassante, almeno per me, è starmene alla tv e guardare un bel film.
E' proprio in questi giorni che mi sono accorta di come, frasi dette in certe pellicole, modi di dire sbagliati o storpiati da altri, sono entrati a far parte del mio vocabolario quotidiano.
La cosa pericolosa è che alcune parole le dico anche di fronte ad altre persone.
Mi spiego meglio.La mamma di una mia amica, per dire la parola gerbera, diceva "gerbola".
Ecco, nel mio parlare normale, la parola giusta è diventata quella sbagliata. Ricordo ancora, al funerale della mia adorata nonna, quando andai ad ordinarle i fiori dissi: "voglio un mazzo con tante gerbole".
Anche parlando di films, le frasi che poi mi sono diventate di uso quotidiano si sprecano.
Quando a volte mi sento o mi vedo più "misera" rispetto ad un ambiente o ad una situazione, mi identifico sempre nelle "villeggianti di Gavinana".Ricordate il film "Amici Miei"? La moglie e la figlia di Tognazzi che andavano appunto a Gavinana, paese sulla montagna pistoiese, a fare le villeggianti, ma in inverno, con la neve,e vestite con abiti estivi e Superga di tela! Sui film non mi dilungo oltre perchè ce ne sarebbero troppi e farvi capire i vari passaggi diventerebbe difficile.
Qualche anno fa, in una rete regionale, passava la pubblicità di un tale chiamato Cacini Ivo. Nulla di strano, a parte lui che era ridicolissimo, uomo di mezza età, capelli neri neri a caschetto, e immancabile sigarettina fina. A me e Dicky rimase talmente impresso che prendemmo il suo nome come nuovo modo di chiamare il formaggio. Ora andiamo all'Ipercoop e se vogliamo comprare del grana diciamo:vai a prendere un po' di Ivo..(Cacini-cacio-Ivo)
Ed ancora, per dire quel mentecatto dico "nittecatto" , oppure wurstel si trasforma in "lo iustell", forbici in "forbicischie",rigatino in "riguttino" ed ancora sahariana rinominata "salariana".Tutte parole storpiate da amici conoscenti e familiari.
E vogliamo ricordare anche che quando qualcuno dice una parola un po' più "sofisticata", parte la frase:"senti che palora da dimenica!"Con la c aspirata, mi raccomando. Frase, questa, detta anni e anni fa da Gostuccio, amico dei miei nonni.
Tutto sarebbe simpatico e ilare, senonchè, a volte mi dimentico che questi modi di dire li capisco solo io e pochi altri intimi!
Ma tutto ciò, capita solo a me?
Voi non avete un modo di parlare solo vostro?
Non un dialetto, ma frasi o parole che hanno inquinato il vostro colloquiare quotidiano.Nel mio gruppo di amiche, la parola buzzurro è stata sostituita da "bozorro" con la z morbida. Parola immancabile nelle nostre dissertazioni sui vari personaggi conosciuti nel corso di anni.
Alla fine, ho creato un vocabolario parallelo a quello della lingua italiana.
Ed il vostro, che parole contiene?
Sono tutta orecchi!






 
posted by Sara Sidle at mercoledì, aprile 11, 2007 | Permalink | 24 comments
mercoledì, aprile 04, 2007
Se mi guardo allo specchio

Girando per la rete, mi sono imbattuta in un sito dove apparivano i vari sosia dei personaggi famosi.
Inutile dire le risate che mi sono fatta. Dopo questa visione ho deciso di trovare a chi somiglio.
Sono parecchio restia a fare certe cose, anche perchè, tutte le volte mi trovo fisicamente accomunata ai personaggi peggiori della storia.
Ma essendo una dura, ho chiesto a Miss di farmi una foto e mi sono collegata a questo sito.
Ho inserito la mia bella faccetta buffa ed ho atteso il responso sulla somiglianza vip che mi riguarda.
Come al solito, non mi sbagliavo.
Per iniziare, me la sono cavata alla grande, sono partita dalla non bellissima ma particolare, Helen Hunt.
Non chiedetemi cosa abbiamo in comune, perchè, credetemi sulla parola, se mi guardo nello specchio della signora Hunt non vedo nemmeno una ruga simile alla sua.
Ho proseguito sempre alla grande, finchè è apparso il primo "disastro". Per questo famoso sito di somiglianze, il mio viso ricorda Bill Cosby!
Che dire, non prendo il sole da anni, sono quasi cadaverica, non ho il naso a patata, ma in me, si nasconde qualcosa di Cliff Robinson.
Sarà per il mio sorriso solare?
Per la mia innata simpatia?
Mah, non è certo per il senso del ritmo che davvero non mi appartiene.
Dopo questa sorpresa, mi sono rifatta con la bellissima Rita Hayworth. Bel salto eh?
Fatalona bellissima e pericolosa.
Ma questa sono proprio io!
Questa somiglianza mi piace, o almeno la preferisco al signor Cosby..chiamatemi scema!
Andiamo oltre e buttiamoci su una "maialona" di alto livello: Kim Cattrall.
La bionda porcellona di Sex And The City, pare sia quasi uguale a me.
Anche qui non chiedetemi in cosa, ma se lo dice il test..
Sicuramente niente di attendibile, dato che in un precedente tentativo, con una foto di me più giovane, i risultati sono stati decisamente più disastrosi. Sono state riscontrate mie somiglianze solo con uomini. Da James Gandolfini, il protagonista de "I Soprano's", al musicista Quincy Jones, passando per qualche altro omino che non conosco.
Comunque, tornando alla mia ultima incursione in MyHeritage, il finale è stato davvero sconvolgente.
Ebbene si, ragazzi miei, preparatevi, perchè la vostra Sara, nelle sue somiglianze, ha nientepopodimenoche?
Angelina Jolie!
Si, adesso è evidente, come diceva il trio Lopez/Solenghi/Marchesini, sono proprio una bella figheira.
Scherzi a parte, ma dopo aver detto che dormo coi pantaloni del pigiama ascellari come Fantozzi, aver tra le mie somiglianze Bill Cosby e Gandolfini, per far felice il mio amor proprio, potrò gongolare per una similitudine con quella strafiga dell'Angelina?
Di sicuro, anche con quest'aurea della Jolie che mi circola intorno, non attirerò mai un bel Brad, e sono certa che se mai esistesse un test che ti trova un fidanzato famoso, il mio esito, sarebbe sicuramente orientato verso il signor Nicholson, ma non quello vero, quell'altro!
Come si dice dalle mie parti, e in un modo neppure tanto delicato: quando è merda è merda!



















 
posted by Sara Sidle at mercoledì, aprile 04, 2007 | Permalink | 31 comments