
Sono single, e purtroppo non per scelta.
Sto diventando, però,una zitellona convinta, da quando ho provato a frequentare due tipologie di uomini.E per tipologia intendo, diversità di tipo, ma più che altro di età.
Ebbene si, qui lo confido, ho avute due relazioni (non contemporanee, si intende!) con due diverse generazioni.
La mia prima "avventura" è iniziata in un momento della mia vita dove avevo bisogno di purezza e coccole. Avevo appena perso l'amore della mia vita (un brasiliano donnaiolo..), ed avevo passato dei brutti momenti. Tutto mi sembrava "sporco" e quando ho visto questo ragazzo, qualcosa in me è scattato.
Dico solo questo: lo vedevo passare col suo motorino,capelli lunghi sulle spalle, visetto sempre triste..un angioletto. Punta oggi, punta domani, un giorno una letterina era sulla mia soglia di casa. Non scorderò mai quelle dolci parole, parlava di amore ( e non ci conoscevamo nemmeno!), sentimenti, era la dolcezza in persona.
Mi ha conquistato. Poi col conoscerlo la amara, ma interiormente taciuta, verità: aveva 17 anni.
Immagino lo sdegno, io ne avevo 27, allora. Ricordo sempre l'ansia del primo appuntamento, della prima volta,dalla prima uscita in pubblico. Ci sono stata insieme per tre anni. Si può dire che è cresciuto con me, ed ora sono la migliore amica di sua madre, che è poco più grande di me!
Questo prologo, dovrebbe servire a far sembrare che stare con un giovane è la cosa più bella..Macchè,ogni età ha le sue pecche! Dopo il primo momento romantico, sono cominciati i casini. I giovani, oltre all'innamoramento, hanno sempre voglia di novità, e mai di pensieri. Io ero stanca ed avevo un sacco di guai.
Devi sempre avere con mille occhi, ma devi avere la consapevolezza che se te lo sei preso giovane, le corna sono dietro l'angolo. E così, per fare la ganza, un giorno ho istruito una mia amica per fargli uno scherzo e l'ho fatta passare per una sua ammiratrice. Il mio caro fidanzatino c'è finito con tutte le scarpe! Che ci volete fare,ho voluto fare la moderna ed ho pagato il dazio, e il bello è che ci ho sofferto come un cane!
Altra esperienza, dopo la fallimentare col giovane. Ho iniziato a frequentare un uomo di 43 anni, io ne avevo 33. La cosa potrebbe funzionare .Un uomo maturo, da farci affidamento, con un buon lavoro e la testa di una persona, che pensi, voglia fermarsi.
Sarebbe stato bello fosse stato davvero così!
Un uomo maturo, si, ma che aveva una fidanzata da 10 anni, ed oltre a me aveva altre disgraziate!
Ma la cosa, forse più buffa, per non dire penosa, è che una sera, andando a mangiare da una mia amica in compagnia di un'altra ragazza che non conoscevo bene, ho voluto parlare un po' di me.
Ricordo ancora che eravamo tutte a tavola, ed io avendo saputo che la suddetta ragazza, lavorava accanto a questo mio presunto "amico", le ho chiesto se lo conosceva e che era il mio ragazzo.
Non vi dico lo stupore.Sono cadute le posate dalle mani di tutte le mie amiche presenti. Ho capito che qualcosa non andava..e ci credo! Mentre usciva con me, usciva anche con lei!!
Mettiamo il caso, la sfortuna, non so,ma una storia del genere non mi era mai successa.
Non abbiamo fatto una bella fine ne io, ne lei.abbiamo litigato, e lui non ha più considerato nessuna delle due. La mia ultima uscita con lui e stata non tantissimo tempo fa. Una bella serata, sembrava. Con confidenze su voglia di figli da parte mia e quasi una "voglia di aiutarmi da parte sua". Sembrava che le nostre divergenze fossero appianate. Non per nulla, al ritorno dall'uscita, le mie parole a Miss D. sono state: è andata benissimo, una serata bella come questa non l'avevamo mai passata!.
Non mi ha più cercata!!!
E lo vedo tutti i giorni a far colazione..
Che vi devo dire? questa è la mia esperienza recente in fatto di uomini.
Credo che spieghi benissimo il fatto che, a 35 anni, una ragazza , dopo aver abbracciato (in tutti i sensi..), due generazioni differenti, opti per una sana e serena singletudine.
Dopotutto, come si dice "meglio soli, che male accompagnati..".