
Ebbene, Claudio Baglioni al Palamadigan di Montecatini doveva essere la mia occasione. Settimane di lavoro inseguendo telefonicamente un ragazzo gentilissimo che si era prestato a trovarmi due biglietti in più, o dei pass, oppure un' entrata di straforo.
Direte, ma come, non avevi comprato i biglietti?
Si, quelli li avevo, ma mi ero ripromessa di darli a due mie cugine se fossi riuscita ad avere qualcosa di meglio.
Giorno del concerto, ore 15,00. Chiamo il mio pusher di biglietti e mi sento dire che avrei dovuto andare al Palamadigan alle 18 perchè mi avrebbe fatto entrare.
Santo cielo, diciamo io e Miss, ma allora, i biglietti li regaliamo o li teniamo per noi? Mah, vediamo quando siamo dentro..
Arriviamo all'ora stabilita di fronte al cancello. Avevo l'ordine di telefonare al ragazzo in questione. Ci provo, ma lui non risponde. Panico.
Riprovo ancora, ancora, e ancora, ma di lui nulla. Siamo sul punto di tornarcene a casa quando il cellulare squilla è lui.
"Vi mando un organizzatore del palazzetto a prendervi, entrate con lui".
Fibrillazione generale.
Noi, da sempre sfigate dei concerti, che entriamo dalla porta principale, un sogno! Arriva il nostro lasciapassare che con poche parole ci fa scavalcare la vigilanza e ci mette al collo due pass dicendoci "con questi potete andare dove volete".
E' fatta! Anche noi siamo tra i privilegiati.
Entriamo e Lui sta già facendo le prove.
Bello come il sole, maglia bianca, jeans e gilet nero.Un uomo che ti sfrucuglia solo a vederlo da lontano!
Arriviamo baldanzose nelle prime file per sentire le sue prove del suono, i suoi gorgheggi, ma più che altro per ribadire la nostra fortuna.
Ma subito il primo dietro front. La sicurezza del cantante vuole che si stia sedute dopo la terza fila.
Ma come! Ma non avevamo i pass?
Meste, ci sediamo ed assistiamo a quasi un ora e mezza di pseudoconcertoprova.Lui simpatico e cordiale, l'acustica da pena. Viene da noi, stringe le mani, si fa fare le foto, parla con le poche persone presenti. E noi lì. Imbambolate e affascinate da quest'uomo che da molti anni ha accompagnato i nostri vissuti.
C'è qualcosa di strano, però. Non sono euforica, emozionata, anzi, nell'ora e mezzo di musica mi sono anche un po' annoiata..
Cosa sta succedendo? Perchè non aspetto con ansia il concerto?
Comunque, finite le prove, chiamo il mio pusher e chiedo:"ma al concerto, dove ci dobbiamo mettere?"
"Puoi stare dove vuoi, risponde, anche sotto il palco!"
La cosa mi sembra strana, anche perchè la sicurezza baglioniana non è tra le più gentili.
Aspettiamo gli amici che arrivavano coi biglietti (ormai i nostri li avevamo dati, tanto avevamo i pass..) ed iniziamo a preoccuparci.
Ma il concerto, da dove lo vediamo?
Miss era ditrutta, il mal di piedi la uccideva, e le prospettive della serata erano di assistere allo show dal fondo del palasport e per giunta ritte come pali!
Dopo lunghe e penose consultazioni, io e la mia cara sorellina, abbiamo deciso che la nostra serata si poteva ritenere, soddisfacentemente, già terminata. E lo dico, ma non mi riconosco più in tali parole, ho preferito andare a mangiare una pizza con Miss, piuttosto che restare ed assistere al concerto.
Non so cosa sia successo, ma per Claudione il mio cuore si è un po' intormentito. Non che non lo ritenga più il migliore in assoluto, ma forse la mia fede, ha vacillato.
Una cosa della quale sono stata felicissima, è stato aver conosciuto Polveridiluna, simpaticissima e carinissima. Sicuramente all'altezza di come l'avevo immaginata. Non ha assolutamente tradito le nostre aspettative. Ecco, lei si che è una vera fan, quelle con la F maiuscola, che ancora si emoziona, lo aspetta e che ha il cuore che le batte a mille all'idea del concerto.
Come ero io, qualche tempo fa..
Ma sono fiduciosa, e dopo aver scoperto che avere i pass è soltanto una grande cazzata, la prossima volta mi terrò il mio bel bigliettino stretto fra le mani, e, se il cuore avrà voglia di battere ancora forte, io sarò lì, ed allora riconoscerò l'Alessandra che urlava "Claudioooooooo!!!".