domenica, gennaio 20, 2008
Il boomerang
Forse tutti penseranno di essere nei miei panni, ma mi rendo conto che a volte sono davvero lesiva per me stessa.
Tanto per spiegarmi meglio, parto dall’inizio.
Nell’età adolescenziale sono sempre stata circondata da amiche, più o meno vicine, ma tutte con l’unico pensiero di quale ragazzo ci filava o meno.
Col crescere, l’apertura del mio negozio, e la rispettiva caduta negli inferi, tutta la cerchia di amiche si è piano piano dissolta.A parte naturalmente quelle vere!
Mi sono così accorta che nessuno aveva voglia di sentire le mie tristi vicende, e tantomeno rompersi le scatole stando intorno ad una ex ragazza spensierata e benestante.
E’ così che mi sono abituata a non parlare più di me, o almeno a non raccontare a nessuno i miei sentimenti, i miei desideri, le cose che mi accadono.
Ero stufa di vedere sguardi persi e, alla minima occasione, il discorso svoltare dai miei guai finanziari alle storie drammatiche amorose dei miei interlocutori.
Mi sono così impegnata nell’evitare agli altri tutto quello che mi riguardava e di parlare solo di sciocchezze o cose riferite alle stupidaggini giornaliere.
Questo però ha portato ad avere, a volte, argomenti limitati e di conseguenza, terribili silenzi.
Li odio e quando mi trovo in un attimo di pausa vado nel panico. E’ così che inizia la mia fustigazione..si, perché in quei momenti mi parte sempre la solita frase boomerang: ma a te come vanno le cose, raccontami.
E’ come se una diga si aprisse. Tutte le persone che mi trovo di fronte iniziano a parlare a ruota libera di se, della propria vita, relazioni, lavoro, guai e chi più ne ha più ne metta. Ed io lì, ad ascoltare con interesse.. si, perché oltretutto non riesco a staccare l’audio, mi sembra che si veda dalla mia espressione che non ascolto, mi vergogno e seguo con interesse tutti i discorsi che mi si rovesciano addosso.
Inizià così, per gli altri, l’abitudine di essere ascoltati e le poche volte che provo a dire io qualche fatto personale, l’occhio di chi ho davanti spazia nel vuoto e arriva sempre la stessa frase: ma senti…ma dimmi te…mah..
Un chissenefrega sarebbe lo stesso..
Oggi mi chiedo come mai i cazzi miei non fregano mai a nessuno. Certo, ora la vera Sara la devi voler scoprire, perché non sono più abituata ad aprirmi, ma sarebbe un sogno circondarmi di gente che insiste nel voler sapere di me, dei miei gusti, delle mie voglie, ma più che altro che non mi distrugge con quelle frasi laconiche ed evidentemente di disinteresse che ho sopracitato.
Lo stesso vale per i maschietti che ho incontrato, credo che troverò l’uomo della mia vita quando mi accorgerò che mi conosce come le sue tasche.
Forse è per questo che sono sola?
Comunque devo smetterla di chiedere degli altri, devo insistere a parlare di me.
Ma ora ditemi se anche a voi succede la stessa cosa….ehm..ma che per caso ho rilanciato il boomerang?
Naturalmente sto scherzando!
 
posted by Sara Sidle at domenica, gennaio 20, 2008 | Permalink |


30 Comments:


At 20 gennaio, 2008, Blogger Isabel Green

eh si trovare qualcuno che ti sappia ascoltare è davvero difficile...

 

At 20 gennaio, 2008, Blogger pensierorosa

si, volte capita anche a me, e la cosa che più mi da fastidio sono le persone che usano il "come stai?"come se fosse un rito piuttosto che una domanda...
Tu inizi a risponder e loro che iniziano a parlare di altro!!

Un pò credo dipenda dal fatto che siamo sempre di corsa, però io credo che, se una persona ti interessa, mezz'oretta da dedicarle la trovi, eccome se la trovi!!

E' come se dopo il tuo post io ti dicessi: "sono contenta che ti vada tutto alla grande!! ti vedo radiosa sai!!!"

un abbraccio

 

At 20 gennaio, 2008, Blogger piccolè

Ciao Sara,ne abbiamo parlato a lungo oggi di questo, chissà se apriremo mai gli occhi, oltre che alle orecchie!!!!!! Certo che le montecatinesi sono proprio messe male!!! Un bacione.

 

At 20 gennaio, 2008, Blogger Mat

mmh...post complicato.

io ho l'abitudine di risolvere da solo i miei problemi e i miei casini. ho sempre puntato molto su me stesso, per non impanicarmi nei momenti più bui.

per il resto mi sono sempre "difeso" selezionando con molta cura e attenzione la mia cerchia di amici.
la regola fondamentale è una sola:
io ci sono per te sempre e comunque se tu fai lo stesso nel momento del bisogno. dare e avere. ma non per interesse, ma per far crescere continuamente il raqpporto.

 

At 20 gennaio, 2008, Blogger Moticanus

e dire che c'è gente che ha il problema opposto!!

Io la mia vita non voglio proprio raccontarla a nessuno...mi secca se parlando con altri si debba parlare della mia situazione, delle mie vicissitudini!

La mia ragazza mi martella la testa dicendo che devo aprirmi di più, che non devo tenerle dentro perchè poi me le porto dietro per sempre. Purtroppo ha ragione, ma è questione di carattere.

Cmq il mio consiglio è di non raccontare tutto a tutti...non sempre (o quasi mai) le cose vengono capite e spesso fanno il giro della città!

 

At 21 gennaio, 2008, Blogger caterinapin

Caspita se capita!!!
Ormai ho imparato a riconoscere chi mi chiede "come va" con vero interesse (pochissimi) e chi me lo chiede per convenzione sociale (la maggior parte)...
Oltre tutto ho la mamma malata gravissimamente e il "come va", lo sanno tutti è pura retorica, per cui cerco sempre di non pesare con i miei guai sulle persone che vedo o incontro, ma non vengo MAi ricambiata nello stesso modo!
Ieri, una cosiddetta amica, mi ha telefonato TRE volte, per un totale di un'ora e mezza di conversazione, per parlarmi a raffica dei guai d'amore facendomi domande senza poi darmi nemmeno il tempo di risponderle! Ero a pezzi!
Alla fine della terza telefonata mi ha chiesto:
- E a te come va?-
Io: - Eh sai, così così... Mamma non sta bene e purtroppo non può migliorare, son preoccupata e...-
Lei: - Cavoli, sono già le otto e mezza! Scusa se ti saluto, ma devo essere pronta per le nove! Ci sentiamo presto eh?-
Bhe, io spero proprio di no... O_o
Un bacio cara
Cate ;)
http://www.lateoriadeigorghi.splinder.com/

 

At 21 gennaio, 2008, Blogger Avanguard

L'ascolto è dote rara e le persone amano terribilmente parlarsi addosso senza curarsi minimamente dell'altro. Credo che la più grande sconfitta per loro sia proprio costituita da ciò che si perdono, negandosi e negando agli altri l'ascolto. Non imparano nulla, non evolvono e non sono in grado di riconoscere una prospettiva o un mondo diversi dal loro. Quello che tu hai raccontato a me non capita perchè io non sono molto bravo a parlare di me, preferiscono parlare di me attraverso una serie di gesti e situazioni che hanno poco a che vedere con la parola. Sicuramente sono un ascoltatore e questo in passato mi ha portato ad ascoltare anche ciò che non volevo. Con il tempo ho imparato a selezionare, senza dimenticare che ascoltare arrichisce prima di tutto me :-)

 

At 21 gennaio, 2008, Anonymous Anonimo

Anche a me è capitato, capita e continuerà a capitare! Certe persone purtroppo sono fatte così e l' unica cosa che si può fare è farsene una ragione! Sai che con alcuni non puoi parlare che di frivolezze, mentre con altri puoi scavare più nel profondo. Personalmente ti consiglio di tenere a freno il boomerang e smetterla di dire Parlami di te! Questa frase tienila solo perc chio ne vale davvero la pena!

 

At 21 gennaio, 2008, Anonymous Anonimo

Purtroppo mi succede spesso, ho anche chiuso un amicizi lunga 10 anni per questo motivo, io parlavo lei guardava ovunque tranne me, e questa cosa continua a crearmi problemi in tutte le relazioni, solo con il mio moroso nn ho prolemi ad aprirmi, ma se si tratta di amici, ascolto volentieri ma è molto raro che parlo...
ps mi piace il tuo blog scrivi molto bene!^^

 

At 21 gennaio, 2008, Anonymous Anonimo

Beh.. la gente di solito tende a volerti raccontare i cazzi suoi.. ma non si interessa minimamente di te e di quello che vorresti raccontare.. per questo ho iniato a parlare da sola... ma a volte non mi ascolto nemmeno io.... ;P

 

At 21 gennaio, 2008, Anonymous Anonimo

io sono una persona di quelle che tende ad ascoltare. Ma ogni tanto mi fa così rabbia quando parlo di me e vedo chiaramente che alle altre persone non frega nulla...grrr...mi sa che capita un po' a tutti! Ti abbraccio forte Betta

 

At 21 gennaio, 2008, Blogger gds75

e io che parlo poco di me perchè non voglio che gli altri sappiano tutto????
alla fine forse ci diviamo solo in introversi ed estroversi, in rilassati e schivi, in fiduciosi e diffidenti.
Io alla fine credo che se uno sa di te tutto è solo perchè si merita la tua fiducia, ed è proprio per questo che sono pochissime queste persone.
ovviamente quasi sicuramente mi sbaglio :-)

 

At 21 gennaio, 2008, Anonymous Anonimo

Cara Sara, io sono una di quelle che parla di tutto. Anch'io raccontavo tutti i fatti miei a tutti, e poi con l'eta' "adulta" ho cominciato a selezionare le persone a cui raccontare certe cose.
Anch'io ho vissuto un periodo dicamo tragico della mia vita, e anch'io ho perso un po' di persone.
Ti posso dire che 1-comunque ne ho guadagnate di altre, 2-quando torno in italia devo fare molte meno telefonate e posso passare molto piu' tempo con quelli amici veri e 3- se ti avessi conosciuta allora e fossimo state amiche gia' dai tempi della tua spensieratezza, sarei rimasta li' al tuo fianco nel momento in cui ne avevi piu' bisogno.
Parlo molto, lo so, ma allo stesso tempo ascolto almeno quanto parlo!

 

At 21 gennaio, 2008, Anonymous Anonimo

PS=questo non vuol dire che se adesso (che ci siamo appena conosciute)ti va di drimi cose di te io non ti ascolto!!

 

At 21 gennaio, 2008, Blogger Quintin

Uma Thurman in un certo film ha detto "Perchè sentiamo la necessità di chiaccherare di puttanate, per sentirci a nostro agio?" È talmente bello quando "puoi chiudere quella cazzo di bocca per un momento e condividere il silenzio in santa pace". Almeno non ti fustighi

 

At 22 gennaio, 2008, Blogger Sara Sidle

Isabel, puoi dirlo forte..

Pensierorosa, ce ne sono molti di tipi così..ma è una cosa che non tollero.Se chiacchieriamo lo facciamo in due, e come a me interessa sapere di te, lo stesso dovrebbe valere per te, fretta o non fretta.;)

Piccolè, io le orecchie le ho fin troppo aperte!

Mat, anch'io ho imparato a starmene zitta, ma a volte quando parli tranquillamente ed ascolti le storie, le esperienze di qualcuno, capita che anche tu racconti qualcosa che ti riguarda. Se in quel raro momento, di fronte a te vedi il vuoto..beh, ti chiedi ma esisto, sono presente o faccio la parte di uno specchio?

Moticanus, qui non si tratta di raccontare la propria vita o i cazzi propri. Si parla di una conversazione normale, dove una amica, per esempio, ti raconta che ha visto uno che gli piace e tu vorresti dire una stessa tua esperienza, ma al tuo turno è come se parlassi al vento. Non c'entra il carattere, ma l'educazione e l'interesse verso il tuo interlocutore.

Caterinapin, credo di capire i soggetti. A me è successa una cosa simile quando è morto, improvvisamente, mio cugino di 28 anni. Un mio amico da più di 10 anni si preoccupava solo di raccontarmi le sue inesistenti passioni amorose per la bella di turno. Inutile dire che la mia stima nei suoi confronti è calata miseramente!

Avanguard, non penso che a queste persone interessi qualcosa imparare dagli altri. Il solo fine è vomitare fiumi di parole senza badare se quello che hanno di fronte è interessato o vuol interagire con loro. A me piace ascoltare, ma a volte, anche in compagnia mi sento un po' sola..

Francy, lo so che queste persone ci sono e ci saranno. Figurati, e chi le scalza!!La cosa triste è che quando si abituano ad essere sempre ascoltate, magari con interesse come faccio io, perdono il controllo e superano il limite.Certo, dovrò imparare e tenere il boomerang un po' di più nel cassetto. Ma i silenzi mi fanno troppo impazzaire!!^______^

Verodepo86, grazie di essere venuta a trovarmi. Io non riesco a rompere l'amicizia. Mi allontano, ma è sempre una battaglia persa, e la cosa mi demoralizza molto..

Monicanta, hai trovato la soluzione migliore. Chi fa da se fa per tre!!Però almeno te ascoltati..non ti deludere..;)

Betta, credo anch'io che siamo in parecchi a sopportare questo stato di cose..ci vuole pazienza..:)

Gds, qui non si tratta di raccontare tutto di se. Si tratta piuttosto di capire se a qualcuno interessa sapere di te, se ha voglia di conoscerti più a fondo.

Roberta, anch'io col passare degli anni ho perso amicizie e ne ho acquistate altre. Ma speravo che con la maturità i rapporti potessero migliorare. Così non è stato.Vorrei che qualcuno, ogni tanto chiedesse a me come sto. E quando, come al solito, io sorvolo perchè non sono abituata a parlare di me, insistesse facendomi capire che gli interessa davvero come sto.
Per quel che ti riguarda, pur conoscendoti poco, mi piace considerarti una mia amica. Spesso ti ho sentita più vicina e partecipe della mia vita di tanti persone che vedo tutti i giorni.:)

Quintin, hai ragione però questa cosa dovrebbero leggerla tutti quelli che mi ammorbano coi loro problemi!:)
Forse mi fustigherei davvero meno!!^____^ Grazie di essere passato di qua!

 

At 22 gennaio, 2008, Anonymous Anonimo

Si, penso di capire cosa intendi con questo effetto boomerang e non essere ascoltati è odioso. Come sono odiose le persone che sbrodolano sempre i fatti loro ma non sono disposte ad ascoltare gli altri.
Come scrisse Palahniuk, è difficile trovare qualcuno che ti ascolti veramente, anziché attendere il suo turno per parlare.
See ya!

 

At 22 gennaio, 2008, Blogger Mimmo

...anche io sono molto riservato. E se devo aprirmi lo faccio fino in fondo solo con uno o massimo due amici: i più fidati!

Alla fin fine siamo solo noi a sapere come muovercvi veramente. A volte è il coraggio che manca...ed in questo arriva proprio l'aiuto esterno. ;)

 

At 22 gennaio, 2008, Blogger Francesc@

Guarda, io di veri veri amici ne ho pochissimi, però mi stanno ad ascolatare anche nei periodi più neri proprio perchè sono veri amici. E io sono sempre lì pronta a gioire per i loro successi, per i mariti che trovano (e io no) per i figli che mettono al mondo (e io no) anche se sono un po' triste che queste belle cose non succedono anche a me.
Guarda bene e impara a selezionare e soprattutto a tagliare i rami secchi, quelli che ti cercano solo per raccontarti dei loro successi ma che quando cominci a parlare di te improvvisamente devono andare perchè è tardi...

 

At 22 gennaio, 2008, Anonymous Anonimo

io cerco di ascoltarmi.. è che a volte sono distratta O_o

 

At 22 gennaio, 2008, Blogger Virgilio Rospigliosi

Allora, un pochino secondo me esageri, solo un po, per il resto io te l'ho già detto, prova con il gioco del silenzio.
Sono convinto che ben presto ti scapperebbe da ridere!!
Bel Post..come sempre
un bacione

 

At 23 gennaio, 2008, Blogger Mat

al massimo mi chiedo se chi ho di fronte ci è o ci fa..
se da una persona non ricevo tanto mi comporto di conseguenza..
non possiamo certo incazzarci a vita perchè un amico/a non si comporta come tale...

 

At 23 gennaio, 2008, Blogger LAURA

Noi siamo qui, pronti ad ascoltarti, o meglio, a leggerti.
Oggi la capacità di ascoltare è davvero una rarità. A me capita tutti i giorni di parlare con gente che fa le solite domande di routine ma in realtà non gliene frega nulla della tua vita....

 

At 23 gennaio, 2008, Blogger marge

Non circondarti di tante persone che non ti ascoltano, ne basta anche una sola ma che sappia ascoltare e che potrà esserti amica....pensa che a me piace più ascoltare che dire.....

 

At 23 gennaio, 2008, Anonymous Anonimo

ahi voglia se capita!!! nessuno è interessato...se ne fregano altamente e parlano senza pensare...così quel "come va" è una sorta di intercalare...come quando un maschietto che forse ti sta mollando ti dice "beh, ci sentiamo"! ma dimmi pezzo di imbecille: cm ci sentiamo? coi segnali di fumo?...ma qta è un0altra storia....Cmq, sì, Sara...accade.....perchè la gente è egoista, cazzi miei e petulante solo quando serve qualcosa....In assoluto odio chi, mentre gli parli, ti interrompe e ti kiede tutt'altro...o chi, mentre tu ti sbudelli a raccontare i particolari anche un po' tristi di una vicenda, ti guarda di sottecchi e ti fa" e sì,vabbè, qto l'ho capito...già l'ahi detto!"...la verità è che io nn ci credo più alla gente che sa ascoltare...perciò i miei tentavi di raccontare sn ormai inesistenti...se proprio ce la faccio, ascolto i guai degli altri...perchè pare faccia pensare meno ai propri!
saluti!
http://leragazzediladypeace.spaces.live.com/

 

At 24 gennaio, 2008, Blogger Richie

per come sono fatto io parlare di me è un immensa sofferenza... mi viene più facile ascoltare, e negli anni ho imparato ad ascoltare veramente... purchè non debba parlare io.
I silenzi non mi impauriscono... mi spaventano di più le puttanate che le persone ti propinano solo per essere un po' al centro dell'attenzione.

 

At 24 gennaio, 2008, Blogger jack

Beh,dipende sempre chi hai di fronte....
Spesso è successo anche a me di trovare persone che non ascoltano e allora tronco la discussione senza più aggiungere nulla ma, per fortuna ,ho conosciuto anche persone disposte ad ascoltare i "fatti miei".Anche io sono abituato ad ascoltare gli altri;E' giusto che ognuno di noi abbia uno spazio per "sfogarsi" ed è altrettanto giusto che sia ascoltato ovviamente non per compassione ma magari per potersi confrontare in modo che ci esca qualche buon consiglio sia per chi parla che per chi ascolta).
In ogni caso non credo che c'entri nulla con il fatto di star sola.Ho conosciuto tante persone in cui la loro vita è cambiata in un istante;) L'amore quando arriva arriva;)
Bacioni.Jack

 

At 28 gennaio, 2008, Anonymous Anonimo

Ho letto il tuo post tutto d'un fiato fino alla fine xchè più leggevo e più rivedevo me stessa... Spesso anche le amiche più care mi dicono che io parlo tanto ma mai veramnete di me stessa. Ormai faccio veramente fatica!! baci ;)

 

At 31 gennaio, 2008, Anonymous Anonimo

Oh, santi Numi, allora non sono sola in questo pazzo ed egoista mondo infelice !?!?!
Ma quanto ti capisco......
Baci
Lauretta

 

At 31 gennaio, 2008, Blogger stellastale

aprirsi è sempre più complicato quando lo hai fatto tante volte e tante volte ti sei accorta che non è servito a niente... a me capita così
saretta,ne vale lapena se dall'altra parte c'è qualcuno che ritieni all'altezza di accoglierti... sennò meglio le ciancie giornaliere
sarò snob?