Proprio ieri, al bar, mi sono vista davanti la foto di un mio parente disperso da due giorni. E noi non ne sapevamo nulla!
Un uomo di 80 anni che da 48 ore non dava più notizie di se.
Appena letta la notizia, io e la mia famiglia ci siamo subito allarmati. Vediamo tutte le settimane la trasmissione sugli scomparsi, di Rai3, e abbiamo spesso parlato di anziani che per perdita di memoria, per malori, per incidenti, scompaiono in pochi minuti senza lasciar traccia. Certi vengono ritrovati sani, altri purtroppo No. Era quella la nostra preoccupazione.
Fortunatamente, la serata di ieri è stata allietata con la notizia del suo ritrovamento. Non so ancora dove abbia dormito, mangiato e come è possibile che nessuno l’abbia visto per due giorni, dato che è una faccia nota della mia Montecatini.
Comunque tutto è bene quel che finisce bene.
Mi sono però messa nei panni delle persone che, al contrario di noi, sono ancora là, sospese, in attesa di una qualsiasi notizia, positiva, negativa, ma pur sempre una notizia.
Spesso parliamo di trasmissioni che attirano l’attenzione di tutti perché smascherano politici, magagne delle quali siamo tutti ignari, ma magari si limitano solo a farcele vedere, senza mai andare oltre, magari fornendo soluzioni o portando avanti indagini più approfondite.
Ebbene, “Chi l’ha visto?”, non è mai ricordato da nessuno, eppure va sempre oltre il solito racconto di cronaca.
Parliamo di “Report”, di “Striscia”, ma mai della trasmissione della Sciarelli.
La rete per prima la relega a ruoli secondari, dando priorità a partite, e quant’altro. Ma questa non è una trasmissione di servizio?
Eppure, a parer mio, è uno dei pochi programmi che va oltre. Che davvero da una mano alle persone in difficoltà, e che in molti casi ha convinto la magistratura a continuare o aprire nuove indagini. Se qualcuno la segue, saprà certamente della miriade di storie che sono state mostrate. Storie incredibili che danno anche l’idea della tanta disperazione che ci circonda e della quale non immaginiamo assolutamente nulla.
Certo, non sarà alla moda, la vedranno in maggioranza persone di una certa età, ma non si vuol capire che è una mano santa per tutte le famiglie che si trovano alla disperazione come i miei parenti nel caso specifico di questi giorni.
Le persone che scompaiono sono tantissime, e non sono solo quelle che ci mostrano i telegiornali, anche se ormai tutti sappiamo che anche in questo caso esistono le sparizioni di serie A e B
Si preferisce parlare del Kosovo, dell’orsetto tedesco e magari non si mostrano foto di ragazzi scappati di casa, donne o uomini morti e mai riconosciuti.
Se vi capita fate un salto sul sito e vi accorgerete, lì sono solo una parte della vastità di casi passati in questi anni, di quante situazioni, ai più sconosciuti troverete.
Quelle, sono persone, e sono da qualche parte, morte, vive, in difficoltà, magari solo ossa, ma dietro ci sono sempre familiari che aspettano. Completamente abbandonati dalle autorità, dalle forze dell’ordine che, in un caso di molti anni fa ,alla sparizione di una bimba di 8 anni ebbero il coraggio di dire che era scappata per rifarsi una vita altrove.
8 anni!
E’ anche questo un grosso problema, l’abbandono degli enti che dovrebbero subito correre in loro aiuto. Guardate Denise Pipitone, a distanza di anni siamo ancora qui a cercarla.
E come lei tanti altri che aspettano solo un po’ di attenzione.