At 19 febbraio, 2008, Virgilio Rospigliosi
Pantani, il Pirata, il grande, il mio ultimo grande mito del ciclismo, che quando andava in salita sembrava che lui fosse in motorino e gli altri in bici, mi ha entusiasmato. Si, qualcosa avrà preso, come tutti del resto, Cipollini che pensi che non prendesse niente? E poi, dai, li hanno scoperti piu o meno tutti. Non ho mai capito questo accanimento nei confronti di Pantani, carattere difficile sì, ma un ragazzo fragile, sensibile e geniale.
Quando morì fu una cosa tristissima per me.
Non ho piu seguito il ciclismo da allora.
Un bacione, Virgilio
At 20 febbraio, 2008, Mat
ero un suo grande ammiratore.
ma non sono un fanatico in generale..
quindi nn lo difenderò a spada tratta ne lo accuserò..cioè non sappiamo se ha sbagliato da ciclista o se è stato incastrato, lo stesso dicasi per la morte.
di fatto è morto un ragazzo perseguitato dalla sfortuna, debole forse nella sua forza..
di sicuro c'è chi ha approfittato della sua bontà e della sua fama...
di sicuro ha subito un accanimento da parte della federazione come da parte della stampa...
è una cosa molto triste quando muore un ragazzo, ancor di più se a causa di situazioni come quella in cui si è trovato pantani facilmente superabili in determinata condizioni.
un bacione sara :*
At 20 febbraio, 2008, Sara Sidle
Virgilio, anch'io credo che tutti nel ciclismo, specialmente a certi livelli prendano qualcosa. Di certo Pantani è stato massacrato per cose che, giuste o sbagliate, facevano in molti. Morto lui, effettivamente il ciclismo ha perso un grande ciclista ed un grande personaggio.
Mat, non si tratta di difenderlo o accusarlo. Certo, avrà avuto anche lui i suoi torti, ma se effettivamente fosse stato ucciso, la cosa andrebbe al di là alla perdita di un campione sfortunato.
Abicetta, è vero, pur non essendo una tifosa del ciclismo, Pantani ha colpito anche me. Mi dispiace che sempre più spesso venga ricordato per la sua debolezza piuttosto che per le sue capacità. Per me sotto la sua morte c'è molto di più di una semplice overdose..
Ania, credo che la sua storia umana abbia colpito tutti, chi lo amava e chi no. E' per questo che ho scritto questo post. Mi fa tenerezza sua mamma che non si arrende e chiede giustizia. Anch'io la vedo come lei, forse c'è davvero qualcosa di più e sarebbe ora che qualcuno parlasse..
La cosa che più mi fà rabbrividire è l'idea che quest'uomo che ha fatto sognate tutti coloro che amavano e amano il ciclismo non ci sia più...che ora sia sottoterra e che non potrà mai dire la sua verità. Non sò cosa sia accaduto, ma credo che comunque sia siano stati anche un pò i media ad uccidere Pantani.
Sicuramente non era pulito,come del resto molti altri sportivi, ma tutto quell'accanimento verso colui che poco prima era stato trattato come un eroe, come un vero campione, l'ha decisamente scaraventato in un baratro senza uscita; poi per cercare di risollevarsi con tutta probabilità si cercano strade e persone sbagliate fino ad arrivare all'estremo a cui lui è arrivato.
Vedo molto meno accanimento nei confronti degli stupratori di bambini e degli assassini.... ha sbagliato, è stato allontanato dallo sport che più amava,e mi sembrava sufficiente, ma no, i media hanno continuato parlare di lui e dell'onta di cui aveva macchiato il ciclismo e ad accusarlo di qualcosa per cui ormai aveva pagato.... forse prima di accanirsi così contro qualcuno bisognerebbe riflettere un pò di più sulle conseguenze che potrebbero subentrare.
Io ho un'immagine del ciclismo "angelicata" perchè le persone che lo praticano che io conosco sono davvero dei gran sportivi (in senso bello del termine). Ma ovviamente siamo a livelli molto più bassi di Panatni, quindi non è che conosca poi lo sport nella sua interessa. Di certo mi spiace per lui, e per la tristezza cjhe ha caratterizzato la sua fine. Ti abbraccio betta
Non sono appassionata di ciclismo, ma mio padre sì. E lui adorava e adora tutt'ora Pantani. è proprio in questo che stava la sua forza, quella di riuscire a restare nei cuori.
Cosa sia successo il giorno che è morto non credo che lo si saprà mai...probabilmente ci sono troppi interessi che girano attorno a questa morte eccelente.
Leggendo questo post mi da l'idea che tu l'abbia già vista, altrimenti potresti seguire in straming sul sito www.lestorie.rai.it una puntata del programma di Corrado Augias dedicata al Pirata.
E' molto in sintonia col tuo post.
Io francamente non sono un appassionato di ciclismo e le vicende di Pantani le conosco come le conoscono i più. Non so quanto ci fosse di vero nella sua squalifica, so che lui, a differenza di altri, non ha mai ammesso la colpevolezza, a dispetto di tutto e tutti. E la cosa fa quantomeno pensare.
Quel che più di tutto mi ha dato fastidio, nella sua storia, è stato vedere come per le persone, o almeno, per certe persone, non ci sia soddisfazione più grande che ributtare nel fango chi ha spiccato il volo verso le stelle.
See ya!
At 23 febbraio, 2008, caterinapin
Un mio amico ha fatto parte di una squadra ciclistica per anni e mi ha detto che sono ambienti terribili, danno sostanze proibite anche ai ragazzini giovanissimi!!!
Lui si è sempre rifiutato ed era stato isolato (una specie di mobbing di squadra).
Anche il mio amico è convinto di ciò che affermi in questo tuo bello e malinconico post...
Un abbraccio cara
Cate ;)
http://www.lateoriadeigorghi.splinder.com/
At 24 febbraio, 2008, Isabel Green
mio padre che di ciclismo se ne intende essendo un appassionato e correndo da amatoriale, dice che sicuramente l'hanno demonizzato parecchio. a quei livelli qualcosa prendono tutti altrimenti non potrebbero reggere a quei ritmi. sicuramente questo ragazzo aveva dei problemi con la droga ma cmq bisogna avere del grande talento per fare quello che faceva...probabilmente aveva pestato i piedi a qualcuno di importante...non dico che l'abbiano ucciso perchè quello non lo sapremo mai però certamente è stato sbattuto fuori per motivi che andavano al di là del doping