
Stufa di vedere tutte queste sgallettate sui giornali o alla tv col pancione in bella mostra a speculare sulla gravidanza come fosse un business che va per la maggiore.
Ormai aspettare un figlio e partorirlo è uno dei pochi rilanci alla grande di personaggi che altrimenti non si filerebbe nessuno. Una buona tavola da surf per un’onda gigantesca, per intenderci.
Pance esibite da Cucuzza, dalla Toffanin, ed in qualunque trasmissione che possa definirsi una bella vetrina.
Ma la cosa non si limita a questo.
Non appena sfornato il pargolo, tutte pronte per mostrarlo ai quattro venti, foto in esclusiva e così servizi sull’allattamento, sulla vestizione, sul bagnetto.
Una su tutte incarna questo prototipo di donna. Si tratta di Annalisa Minetti.
Si, lei, quella che litiga per tutto, che si sente sempre vittima. A Miss Italia, a Sanremo, quando vuole adottare un figlio..insomma una martire!
E lei che fa? Non contenta di essere sempre alla “Vita in diretta” a lamentarsi di questo e quello, decide

Ognuno è liberissimo di fare ciò che vuole, ma non sarebbe meglio, se queste creature se le godessero nell’intimità della propria famiglia?
Ma no, a due mesi dal parto, la Seredova, per esempio, è già sulla piazza e porta quel piccolo fagottino allo stadio a vedere il pennellone del papa’. Ma è davvero necessario?
Da parte nostra, noi persone cosiddette “normali“, ci lasciamo influenzare da questa nuova moda. Al bar dove vado a fare colazione

La cosa buffa è che una volta cresciuti i figli automaticamente spariscono e con la mamma non li vedi più.
Si parla tanto di tutela dell’infanzia e poi si permette che queste pance e questi figli vengano sbattuti sempre in prima pagina.