domenica, luglio 20, 2008
Dietro ad una cacca c'è sempre di più!

E’ di questi giorni la notizia del ciclista Riccò colpevole di aver fatto uso di sostanze non lecite.
Scacciato dal tour, preso a male parole, attaccato da giornalisti e ammiratori.
Come mai ci facciamo ancora stupore di una cosa del genere?
Abbiamo il triste esempio di Pantani e di altri ciclisti accusati di doping, si sa che è una cosa orrenda, ma si sa anche che nel ciclismo è sempre esistito.
Sono certamente una profana, ma non capisco come si possa
credere che un essere umano, pur allenato che sia, possa riuscire ad affrontare percorsi come quello del Tour o del Giro, sempre più difficili e importanti. Si, perché malgrado si sappia che le sostanze prese illecitamente servono per rendere meglio in corsa, gli organizzatori rendono le gare sempre più difficili e dure.
Ma allora chiedo: se si sa che i ciclisti si dopano per avere prestazioni eccellenti, che un atleta fa di tutto per riuscire a raggiungere livelli che poi fanno guadagnare bei soldoni agli organizzatori, se corse impossibili vengono rese dai grandi nomi come una salita sulla scala mobile, cosa cavolo ci stupiamo a fare se poi troviamo il solito ciclista in flagranza di doping?
Certo, sempre meglio fare i moralisti a scapito di uno singolo che non mettere in dubbio tutto il baraccone.
Se poi vogliamo continuare con le assurdità, perché tanto accanimento coi ciclisti e tanta bonarietà coi calciatori?
Non esis
tono anche nel calcio le sostanze dopanti?
Sembra quasi che nell’ambiente calcistico la droga non esista, ma ci si crede davvero o facciamo solo finta?
E’ questo che mi fa imbestialire. Non si va mai al nocciolo del problema, si punta sempre il dito su un punto tralasciando tutto quello che lo contiene.
Stessa cosa per altri argomenti.
Alcune parlamentari donne si sono indignate per lo spot della Tim. Offensivo per il genere femminile e diseducativo, hanno detto. Chissà perché, però, nessuna di loro ha avuto nulla da commentare sulle foto esplicite del SilvioCribbio in compagnia di tre ragazzette, con la mano sulla puppa di una e con quasi la certezza che la notte non avessero certo giocato a Monopoli.
E’ sempre la stessa storia, quando pestiamo una cacca, è sempre più facile rifarsela col cane che l'ha fatta piuttosto che col padrone che non l'ha raccolta.
 
posted by Sara Sidle at domenica, luglio 20, 2008 | Permalink |


16 Comments:


At 20 luglio, 2008, Blogger Mitsuki

..... Wow. Perfettamente daccordo. O.O

 

At 20 luglio, 2008, Blogger Pellescura

Pensavo a 'ste tre disgraziate che per lavorare in un mondo falso e superficiale come quello dello spettacolo si fanno palpare da un vecchio.
Che tristezzza.
Per quanto riguarda il doping , ormai ci hanno tolto il piacere di appassionarci alle imprese sportive. E tutto per il vile denaro.

 

At 20 luglio, 2008, Blogger LAURA

Secondo me, al giorno d'oggi non esiste più alcun sport in cui non si faccia uso di doping. Lo sport pulito è morto da un pezzo.

 

At 21 luglio, 2008, Blogger Moky in AZ

e' proprio vero, se non ci fossero milioni di dollari in ballo, nessuno sportivo userebbe steroidi etc.
Per me e' un motivo in piu' per "fare" sport invece di guardare un gruppo di gioppini drogati correre per il campo inseguendo un pallone o pedalare...

 

At 21 luglio, 2008, Anonymous Anonimo

che tristezza... queste sono le cose che fanno divertare lo sport una vera merda... e soprattutto che fanno diventare gli sportivi dei drogati per essere all'altezza dei percorsi impossibili dei vari tour...

 

At 21 luglio, 2008, Anonymous Anonimo

nel calcio non esiste nulla.
Nè droga nè omosessualità.
Stampati bene in mente questa grande verità -_-

 

At 21 luglio, 2008, Anonymous Anonimo

E' una tristezza veramente. Pensa che, a livello locale, ho sentito parlare di sostanze illecite anche per i ciclisti giovani. Da non credere. Mi auguro che si facciano controlli rigidi un po' in tutti i settori, così magari da limitare certi abusi che fanno cadere il concetto di sport davvero in basso. Bacione Betta

 

At 21 luglio, 2008, Anonymous Anonimo

Beh che dire hai detto e scritto cosi tante cose che bisognerebbe commentare in tre parti :-), sono daccordo con te su quasi tutto, anche il calcio ha avuto i suoi problemi e i suoi persecutori, ma il calcio sono novanta minuti di tiri in porta, il ciclismo sono ore di fila per venti giorni di fila, è che tutto il mondo dello sport è visto in maniera sbagliata dal principio, non molto tempo fa sono stato invitato ad una partita di calcio giocata dal figlio di un mio amico, dovevi sentire i genitori, dovevi sentire sipratutto le mamme, ARBTITRO CORNUTO, TESTA DI CAZ... , dai spaccagli le gambe, spaccagli le gambe? per forza che si cresce con la mentalit' sbagliata, essere primo e non esserci, stravincere e non vincere....

 

At 21 luglio, 2008, Blogger Virgilio Rospigliosi

Lo sai come la penso, dopo Pantani non riesco più a seguire il ciclismo per colpa di quelle regole non scritte del "oggi vinci tu domani io". E guai a a non rispettare le regole altrimenti sei fregato. Una provocazione: liberalizziamo il doping, primo perchè si dopano tutti e lo sappiamo, secondo, si manda gente sul K2 e ogni tanto qualcuno ci lascia le penne (ogni tanto spesso) e mette a rischio anche gli altri per farsi salvare. Chi vuol correre il rischio, libero di farlo. Per quanto riguarda il calcio, il doping c'è anche lì e ogni tanto qualcuno lo beccano, pero potrei prendere tutto l'Epo che voglio ma il piede di Maradona non ce l'avrò mai.
Bacioni

 

At 21 luglio, 2008, Anonymous Anonimo

Parole sante, mia cara Sara, parole sante!

 

At 22 luglio, 2008, Blogger Mat

sara, secondo me riccò nn è altro che un giovane anche un po ignorantello che ha commesso un grave errore.
ci passerà solo lui.

ma chi gli ha formito il farmaco che ancora devono testare?
chi è il medico che ha permesso l'utilizzo?
chi lo finanzia?
chi paga?
un bacione

 

At 22 luglio, 2008, Blogger jack

Il doping è solo concorrenza sleale.Considera che però ci sono sostanze che fino a poco tempo fa non erano considerate doping.
Per non parlare poi dell'alimentazione: Se ti mangi un kilogrammo di carne risulteresti positiva alla creatina.Eh si.
Ciao Sara,un bacione.
Jack

 

At 24 luglio, 2008, Blogger Nadia

Parlando con chi fa ciclismo da anni mi diceva che il doping c'è anche fra dilettanti ma lo sbaglio che ha fatto Riccò, con quelli che lo hanno aiutano, è di non pensare che chi fa i controlli anti-doping non è all'avanguardia con le tecnologie mentre chi fornisce i prodotti è avanti due anni...
Riflettete solo su questo: pensare di fare 3500 km su un auto in 3 settimane può far venire l'ansia, chi li fa in bici come potrebbe anche farcela anche se non punta alla vittoria? BBB

 

At 25 luglio, 2008, Blogger Richie

le salite non sono mai impossibili. Impossibile è che i ciclisti per quanto allenati e fisicamente preparati le scalino come se fossero dei motorini. il doping c'è e molto spesso è tecnologicamente più avanzato degli strumenti di controllo.
C'è anche nel calcio il doping però fa meno scandalo perchè, come dici tu si è più benevolenti, ma anche perchè è meno rilevante perchè non vince il singolo ma la squadra.

 

At 26 luglio, 2008, Blogger fabio r.

Ciao saretta!!

io che vado in bici nel tenpo libero, per rilassarmi e stancarmi come un bue non posso nemmeno pensare a chi si dopa...mamma mia... avrei paura persino di un'aspirina!

A presto, fab

 

At 27 luglio, 2008, Blogger gds75

il bello del ciclismo è lo sforzo, la fatica dell'uomo di scalare una montagna.
ora se si combattesse il doping veramente, e non solo prendendone le distanze a turno, avremo delle gare meno veloci, ma non per questo meno belle.
una scalata è una scalata che ci si metta 2 ore o che che ne vogliano 5.
ma nessuno dice la cosa vera.... sul doping c'è chi ci guadagna....